Mai più senza
Sono una donna sincera e non ho problemi ad affermare che il sesso è una delle parti più importanti della mia vita. Dovrebbero esserci molte più donne ad affermarlo, ma i tabù imposti dalla società del passato, soprattutto di quella specifica società figlia del tradizionalismo, fanno in modo che la donna non possa dire la sua.
A volte anche per colpa delle stesse donne: conosco un sacco di femmine che farebbero sesso quasi con chiunque e che pensano solo a quello, ma devono tenere un comportamento pubblico – e a volte anche privato – che le vede impossibilitate dall’estrnare i propri pensieri. D’altronde viviao ancora in un mondo in cui un uomo che ha tante donne è degno di rispetto, viceversa una donna con molti uomini è una poco di buono.
Ma voglio parlare di altro. Sono single e vivo da sola, e sono felice della vita che conduco. Ho una sorta di relazione con un uomo, ma non lo definisco un compagno: probabilmente è il mio alter ego maschile, ed è per questo che vado d’accordo con lui.
Lavoro in un ufficio, ambiente giovanile: siamo in 14, capi inclusi, e nessuno supera i 45 anni. Non ho mai avuto relazioni ne incontri con i miei colleghi, anche se qualcuno ha provato ad essere più intraprendente del consueto, ma ho sempre gentilmente declinato.
Ultimamente mi sono fissata con un mio collega più giovane, Marco: da quello che so non è sposato ne fidanzato, ma sembra non mi calcoli. Mi rendo conto di non essere la modella più desiderabile del mondo, ma mi difendo bene: ed in ufficio sono indubbiamente una delle due più carine.
Ho tentato un sobrio approccio con lui, ma sembra che Marco non vada oltre alla gentilezza. E’ una persona spigliato, e non mi sembra affatto timido, però si tiene sempre sulle sue quando si casca in discorsi personali, che trattano di sesso o di storie e relazioni.
Io sono però che ci può essere qualcosa tra di noi, è una sensazione fisica e mentale che provo quando sono vicino a lui, ma che non riesco a razionalizzare.
Ho provato a provocarlo, mai spudoratamente ne esplicitamente, ma non ne ho cavato un ragno dal buco. Almeno sino a quando una mattina ho indossato dei jeans a vita bassa, semplici semplici, senza la cintura. Questo ha fatto in modo che, abbassandomi a prendere alcune risme, dal mio posteriore deve ssere intravisto il mio perizoma.
Me ne sono accorta: il suo sguardo è cambiato. Non sono cambiati i nostri modi di relazionarci, ma i suoi occhi, quando sta parlando con me, dicono qualcosa di altro. Così, da qualche giorno non indosso che perizoma e pantaloni che lascino intravedere il mio intimo, e non farò mai più a meno della mia lingerie preferita, almeno sino a quando Marco non vorrà che me la tolga.